Le conseguenze del revenge porn possono essere molto gravi per chi ne è vittima. E’ un reato sessuale e consiste nella divulgazione online di immagini intime, di solito ad opera di un ex partner, senza il consenso del soggetto protagonista. Lo scopo è di umiliarlo e di danneggiarne la reputazione. La divulgazione di tale materiale rappresenta spesso una forma di punizione per la sofferenza che l’autore di tale gesto ha subìto a causa del rapporto sentimentale interrotto per volontà della vittima.
Si tratta di una forma di Cyberbullismo. L’ex partner, al fine di vendicarsi, pubblica immagini intime concepite nell’ambito di una relazione sentimentale. Inizialmente queste immagini, di solito autoprodotte da uno o entrambi i partner, sono consensuali per un uso interno alla relazione. Ma una volta troncato il rapporto queste vengono pubblicate senza il consenso di una delle parti, perseguendo come finalità la vendetta sull’ex partner.
Il sexting
Una condizione che ha nettamente contribuito alla diffusione del revenge porn è il fenomeno del sexting. una delle tante modalità di espressione personale che gli adolescenti, e non solo, hanno trovato in Rete.
Il sexting deriva dalla fusione di due parole inglesi “sex” e texting. Consiste nell’invio, nella ricezione o nella condivisione di testi, fotografie o video sessualmente espliciti ad altri, generalmente tramite smartphone.
Il sexting viene definito primario quando la condivisione di messaggi, di immagini di se stessi avviene tra due parti consenzienti. Secondario quando una delle parti coinvolte inoltra tale materiale a uno o più individui senza il consenso della persona in esso ritratta. Il revenge porn e il sexting sono quindi aspetti diversi del medesimo fenomeno. Il revenge porn può essere considerato la degenerazione del sexting che ne rappresenta quindi il precursore. E’ nel momento in cui le immagini e/o i video vengono condivisi con terzi tramite internet senza il consenso del soggetto protagonista che il sexting diventa reveng porn.
Internet e il piano legale
E’ chiaro che l’uso dello strumento informatico ha inasprito l’offensività alcune condotte. La velocità e l’istantaneità della diffusione e visualizzazione creano enormi difficoltà a garantirne l’oblio.
Il caso delinea anche i percorsi di difesa che le vittime intraprendono. Una dura battaglia giudiziaria per tentare di rimuovere le proprie immagini da Internet. Si può ricorrere alla procedura d’urgenza prevista dall’articolo 700 del codice di procedura civile (c.p.c.) e sul piano penale denunciando per diffamazione le persone che hanno diffuso i video.
Le conseguenze del Revenge Porn
Il danno si determina pertanto nel momento in cui le immagini o i video vengono diffusi in rete senza l’approvazione della persona ritratta. Le conseguenze possono essere drammatiche, e ancor più gravi quando i soggetti coinvolti sono minorenni.
Le conseguenze del revenge porn sulla vittima sono rapide e devastanti. La velocità di diffusione del materiale in rete, i tempi di intervento e le enormi diffoltà nel bloccarne la divulgazione. Una volta caricati in internet immagini e video possono rimbalzare all’infinito tra tutti i siti.
Il revenge porn è detto anche “cyber-stupro”. Una definizione che evidenzia gli effetti psicologici devastanti che può sortire nelle persone che lo subiscono. Infatti, gli esiti sono paragonabili a quelli di una violenza sessuale in quanto invadono l’intimità della persona contro la sua volontà.
Conseguenze del revenge porn sulla psiche
Dal punto di vista psicologico, la fortissima violazione e l’esposizione pubblica amplificano il vissuto di invasione e svalutazione. Le immagini sono infatti potenzialmente visibili da un numero indefinito di sconosciuti. Quindi sottoposte a qualsiasi tipo di giudizio e commento. Circa la metà delle vittime (conosciute) di cyber-stupro ha riferito di aver subito anche molestie sessuali e stalking online dalle persone che sono entrate in possesso delle loro foto e video.
Secondo un’indagine il 93% delle vittime della diffusione non consensuale di proprie immagini intime denunciano la comparsa successiva di gravi disturbi emozionali
I disturbi più comunemente riscontrati sono:
- ansia,
- attacchi di panico,
- anoressia
- depressione.
- problemi nella sfera intima, relazionale, sociale, lavorativa e in altre aree importanti della loro vita.
- auto-colpevolizzazione che, in casi estremi, può portare al suicidio.
In Italia il caso più eclatante di revenge porn è quello di Tiziana Cantone, suicidatasi dopo la diffusione di materiale registrato durante la relazione sentimentale e successivamente diventato virale.
Conseguenze del revenge porn in altri ambiti
Tra gli ambiti che risentono della vittimizzazione vi sono la carriera, la propria reputazione, la salute, l’autostima, la sicurezza. Ma anche le proprie relazioni intime, amicali e familiari. Gli effetti della pornografia involontaria includono infatti vergogna, umiliazione, incapacità di instaurare una relazione romantica. Può verificarsi la perdita del lavoro nonché molestie sessuali offline .
Bisogna inoltre considerare che i danni del revenge porn rischiano di essere reiterati all’infinito. Poiché, una volta online, le immagini si fissano nella memoria della rete divenendo eterne. Sono in corso di realizzazione diversi strumenti che mirano alla loro cancellazione. Tuttavia è difficile riuscire ad individuare tutti gli ambienti del web che si sono impossessati