Il cyberbullismo comporta delle conseguenze molto varie, un ampio range di problematiche psicosociali e possono avere conseguenze anche drammatiche, come ad esempio i tentativi di suicidio da alcune vittime. Le conseguenze del cyberbullismo si riflettono sull’intera personalità della vittima compromettendo la sfera emozionale, comportamentale, quella cognitiva e quella relazionale.
Cos’è il cyberbullismo
Il cyberbullismo comprende tutte le forme di prevaricazione, singola e o di gruppo, che viene agita in maniera continuativa dai bulli nei confronti di una vittima predestinata usando mezzi elettronici
Le aggressioni son preordinate e imposte a soggetti particolarmente deboli, i quali tendono a sviluppare uno stato di soggezione e sofferenza psicologica. Di solito aggravata dalla loro incapacità a chiedere aiuto.
Gli episodi di bullismo si verificano a partire dai primi anni della scuola elementare. Il fenomeno del cyberbullismo si sviluppa nel momento in cui i ragazzi imparano ad utilizzare gli strumenti tecnologici, generalmente nella fase preadolescenziale e adolescenziale. E In questa fascia di età c’è una minore disponibilità dei ragazzi a chiedere aiuto aiuto. Sebbene il cyberbullismo possa manifestarsi a diverse età, il periodo in cui i ragazzi sembrano più vulnerabili riguarda la fascia di età da 12 a 14 anni
Conseguenze del cyberbullismo
Il piano delle emozioni
Le conseguenze del cyberbullismo sul piano emotivo comportano una generale compromissione e un orientamento di tipo depressivo. con sentimenti di ansia generalizzata, paura. In alcuni casi vero e proprio terrore, tristezza, solitudine, vergogna e senso di colpa.
Viene meno l’autostima e il senso di impotenza rischia di diventare pervasivo, instillando nella vittima anche la perdita della speranza per il futuro. Ad aggravare il quadro vi è la mancanza di controllo sull’ambiente e lo stato confusionale di sottofondo. Questo nel tempo determina uno sviluppo delle problematiche di somatizzazione di varia natura.
Il livello comportamentale
Emerge immediatamente un isolamento sociale della vittima. Ciò è in parte una diretta dell’atto di bullismo e in parte sembra scaturire dal ritiro agito dalla vittima stessa, in quanto terrorizzata all’idea di un confronto con gli altri. Non mancano purtroppo i comportamenti aggressivi reattivi. Può esserci il ricorso all’abuso di sostanze come anestetico del vissuto di disagio generalizzato della vittima.Inoltre a questo quadro già sufficientemente infausto si associano spesso disturbi del sonno e dell’appetito.
Le conseguenze sul piano cognitivo
sono altrettanto importanti. Il pensiero sembra essere caotico, disorganizzato e governato dall’impulsività. La possibilità di concentrarsi su altro è quasi inesistente, la capacità attentiva è fortemente compromessa, così come la moria. Questo purtroppo si traduce in problematiche d’apprendimento con relativo insuccesso scolastico. Nei casi più estremi abbandono scolastico.
Conseguenze relazionali
Nel cyberbullismo l’anonimato dell’aggressore pone la vittima in una condizione di incertezza sull’origine degli attacchi on line. Ciò la induce a sperimentare emozioni di paura verso chiunque, proprio perché qualunque persona potrebbe essere il suo nemico. Questo induce la vittima ad allontanare gli amici, i compagni, il gruppo sportivo e anche i familiari. Inoltre il senso di colpa e la vergogna fanno si che il ragazzo non chieda aiuto neanche agli adulti di riferimento, quali genitori e insegnanti. Si delinea così una progressiva riduzione della vita relazionale della vittima e una sua tendenza all’emarginazione.
Il bullismo tradizionale
Le conseguenze del cyberbullismo sono di gran lunga più negative e maggiori per intensità e persistenza rispetto al buIlismo tradizionale. Tra le variabili che si ritiene concorrano al determinarsi di tale disparità, un ruolo importante sembra essere ascrivibile al carattere mediatico, insito nella stessa definizione del fenomeno, che connota gli atti di violenza agiti in rete
Questo aspetto infatti, amplifica nel tempo e nello spazio, dando alla vittima la sensazione di non poter più fuggire al cyberspazio.
Conseguenze del cyberbullismo nel Revenge porn
Una forma particolare di cyberbullismo è il Revenge porn
Questo consiste nella divulgazione online di immagini intime, di solito ad opera di un ex partner, senza il consenso del soggetto protagonista. Lo scopo è di umiliarlo e di danneggiarne la reputazione. La divulgazione di tale materiale rappresenta spesso una forma di punizione per la sofferenza che l’autore di tale gesto ha subìto a causa del rapporto sentimentale interrotto per volontà della vittima.
Strategie di intervento
La famiglia
La maggior parte dei genitori conosce bene come il proprio figlio utilizza la TV, ma molto meno come usa Internet, il cellulare e soprattutto i social network.
Per cambiarla è necessario innanzitutto che i genitori prendano coscienza della natura e dell’entità del cyber bullismo. Possono farlo attraverso corsi di sensibilizzazione e informzione che possano nel contempo fornire anche competenze sul mondo del web. (Vedi anche Adolescenti e web)
E’ necessario che gli stessi genitori si rendano conto che lasciare i propri figli davanti a pc, tablets, cellulare o consolles, a lungo termine significa esporli ai tanti rischi del web senza alcun controllo.
Può instaurarsi una forma di dipendenza dai social, da cellulare dai giochi virtuali. Ciò rischia di creare una certa distanza nella relazione tra genitori e figli.
Per i genitori è inoltre importante comprendere quale significato assumono le tecnologie per i propri ragazzi. Che esperienza ne fanno e che ruolo gli affidano. Ciò non vuol demonizzare le nuove tecnologie ma riflettere sul fatto che le difficoltà emergono quando queste vengono impiegate in modo sostititutivo anziché integrativo.
Accanto agli interventi di tipo educativo è possibile poi utilizzare stessi strumenti informatici per contenere i rischi del cyberspazio, come ad esempio i filtri. I web filter sono dei software e servizi che fungono da sistemi di monitoraggio dei contenuti in rete, in grado di bloccare i siti indesiderati o potenzialmente pericolosi.
La scuola
Anche la scuola può svolgere un ruolo strategico nell’orientare i ragazzi verso un comportamento positivo e responsabile nell’utilizzo delle nuove tecnologie. Attraverso l’alfabetizzazione ai media si può sviluppare nei ragazzi una comprensione critica ed un uso corretto dei vari strumenti digitali. Inoltre tramite attività realizzate sia da docenti che dagli esperti possono promuovere la conoscenza e la consapevolezza delle conseguenze del cyberbullismo.
Gli strumenti per attivare questi interventi preventivi possono essere vari. Si può utilizzare l’approccio curriculare sul tema, con vari lavori sui concetti ad esso legati. In questo modo è possibile costruire una cultura di anti-prepotenza nella classe attraverso l’acquisizione della consapevolezza del problema, delle motivazioni che ne sono alla base e delle sue conseguenze.
Si possono poi utilizzare approcci più orientati a promuovere le abilità emotive e sociali degli alunni. Ciò può favorire un clima positivo e collaborativo nel gruppo classe/scuola. Di conseguenza ridurre la possibilità di prevaricazioni e vittimizzazioni.
Le strategie da utilizzare possono essere diverse ma quelle interattive, come il role playing, sembrano essere maggiormente efficaci.