La carenza di autostima negli adolescenti è un problema importante, perché è durante l’adolescenza che si forma l’identità della persona.
L’autostima è costituita dall’insieme dei giudizi e delle valutazioni che la persona dà si se stessa. In altre parole, è ciò che pensiamo di noi, come ci consideriamo.
Si forma attraverso l’interazione della persona con il contesto in cui vive e dal confronto con esso. Tale confronto può non corrispondere alla realtà, dato che la valutazione che la persona compie è soggettiva. Ci si può sentire migliori o peggiori di quanto si è realmente secondo un auto giudizio che può essere sbagliato.
Adolescenti e autostima
Durante l’adolescenza il ragazzo sviluppa la sua capacità di esprimere controllo emotivo, ed autoefficacia.
In questo periodo dello sviluppo, l’autostima riflette la valutazione emotiva complessiva del proprio valore personale. Rappresenta un giudizio e un atteggiamento verso se stessi. Implica un confronto tra il sé attuale e quello desiderato, ed è strettamente connessa alla consapevolezza di sé.
Gli adolescenti possono mostrare vari livelli di autostima, influenzati di volta in volta anche da fattori quali il genere, l’appartenenza etnica o le condizioni socioeconomiche.
Nella prima adolescenza le fluttuazioni nell’autostima sono frequenti. Ma tende a stabilizzarsi nella media e tarda adolescenza, fino a consolidarsi nella prima età adulta.
Gli individui che hanno sviluppato un buon livello di autostima durante l’infanzia hanno più probabilità di diventare adolescenti con un buon funzionamento in quest’area.
La qualità delle prime relazioni con le figure di accadimento sintonizzati gioca, inevitabilmente, un ruolo fondamentale.Infatti comunica al bambino che è meritevole di amore e che la sua vita è significativa e rilevante per gli altri.(Vedi anche Adolescenti e affettività)
Un’autostima positiva favorisce una migliore gestione dei compiti evolutivi e delle sfide tipicamente associate al periodo adolescenziale, così come delle situazioni nuove e impreviste.
La carenza di autostima
Al contrario, la carenza di autostima (vedi anche Mancanza di autostima) può compromettere il livello di adattamento e la resilienza. In alcuni casi è associata a diverse forme di psicopatologia. Possono essere presenti disturbi depressivi, anoressia, problemi della condotta, autolesionismo , fino alle condotte suicidarie.
La carenza di autostima sembra ripercuotersi anche sul rendimento scolastico e sulla propensione alla delinquenza.
Quando questi adolescenti provano sentimenti di vuoto e incompletezza. Sono presenti forti ed eccessive preoccupazioni relative al sé. L’autostima è instabile e può oscillare fra posizioni estreme. Possono esserci incongruenze fra ciò sentono dentro e il comportamento manifesto. Ad esempio comportamenti ipercompensatori. In ogni caso, vi è una ridotta capacità di adattamento e resilienza.
Il ruolo della famiglia
La capacità di ascolto ed accoglienza dei genitori è molto importante, specie quando il ragazzo ha delle esperienze da raccontare.
Quando invece gli adolescenti non parlano, è attraverso il comportamento che si può comprendere cosa sta comunicando ed entrare in contatto con lui.
Nei casi in cui il ragazzo comunica in modo recriminatorio, sta in realtà esprimendo un senso di frustrazione. In questo casi può darsi che esista un problema effettivamente troppo grande, e si debba intervenire aiutandolo.
Ma occorre stare attenti a non sostituirsi a lui se è in grado di affrontare da solo le difficoltà. Ciò può rinforzare la carenza di autostima negli adolescenti. Riuscire da soli a superare le difficoltà ha un effetto positivo sull’autostima.
La svalutazione ha naturalmente effetti negativi, ma occorre evitare anche l’eccesso di valorizzazione
Lingiardi V., McWilliama N., Manuale Diagnostico Psicodinamico. Raffaello Cortina Editore