La terapia per uomini violenti è una delle possibili risposte al problema della violenza maschile, ma ancora non è molto conosciuta. Tuttavia sono ormai molti i centri cui ci si può rivolgere per essere aiutati, come i CAM (Centri Ascolto uomini Maltrattanti).

Purtroppo in Italia non esiste un obbligo di legge a sottoporsi a questo tipo di terapia, solo una “forte raccomandazione”.

terapia per uomini violenti

Le forme della violenza

La violenza non è solo qualcosa di fisico, (vedi la-violenza-nella-coppia) ma può essere:

Verbale. Molestare verbalmente in modo continuo, umiliare, insultare, svalutare.

Sessuale. Pretendere rapporti quando la donna non vuole, o che accetti pratiche sessuali che non desidera, minacciare violenza fisica durante il rapporto

Sociale. Impedire alla donna di frequentare persone, vietarle di parlare con altri uomini

Economica. Impedire alla partner di avere o gestire denaro, specie se per spese personali, pretendere che dia conto di ogni minima spesa.

Chi sono gli uomini violenti

E’ difficile tracciare un profilo degli uomini violenti, che possono avere caratteristiche anche molto diverse fra loro. Esistono uomini che sono violenti con chiunque e uomini che lo sono solo con la partner. Uomini che ritengono la violenza sulla donna un comportamento accettabile e altri che se ne vergognano e vorrebbero cambiare. Si possono però identificare i fattori di rischio

Fattori di rischio

Essere cresciuti in ambienti in cui la violenza è accettata e condivisa

Avere subito violenza

Avere assistito a comportamenti violenti

La famiglia. Gioca un ruolo determinante nello sviluppo affettivo e relazionale. Un rapporto non empatico con la madre è un elemento ricorrente, come pure la mancanza di educazione emotiva ed affettiva, e l’anaffettività.

Presenza di ansia, depressione,  disturbi di personalità.

 

Segnali che la violenza può sfociare in omicidio

Se la violenza è già in atto, occorre prestare particolare attenzione se l’uomo:

Ha precedenti penali

Ha accesso alle armi

Fa uso di alcool e droghe

E’ in atto la separazione

 

La terapia per uomini violenti

Alcuni uomini si rivolgono ai centri spontaneamente o spinti dalle loro compagne, altri tramite gli assistenti sociali, le istituzioni, le forze dell’ordine. Alcuni arrivano dal carcere.

Queste persone vengono prima di tutto invitate ad assumersi la responsabilità di ciò che hanno fatto.

Il primo passo del percorso è infatti non negare o minimizzare, ma ammettere di avere un problema. In questa fase vengono svolti colloqui individuali mirati a far prendere consapevolezza del problema.

Inoltre, dato che gli uomini violenti tendono a dare la colpa alla partner o ad altri fattori, si lavora su queste giustificazioni .

La donna è la principale accusata, in quanto colpevole di provocarli, non capirli, ecc..

Alcol e droghe vengono usati come giustificazione, ma possono solo amplificare il problema violenza, non crearlo. E comunque usarli è una scelta, nonché un’aggravante.

Qualcosa che scatta dentro di loro. Questa giustificazione è contraddetta dal fatto che la scelta di colpire è però definita, è cioè la decisione di colpire la partner, non una persona qualsiasi, né amici, colleghi. Anche il come, il quando e come colpire non sono casuali o incontrollabili, tanto è vero che interrompono la violenza se arriva qualcuno.

Stress, problemi di lavoro, ecc. Non provocano violenza e possono essere affrontati separatamente.

Se l’uomo riesce a diventare consapevole che le sue sono solo giustificazioni e a prendersi la responsabilità delle sue azioni, impegnandosi a cambiare, viene invitato a fare un percorso di gruppo con altri uomini che hanno lo stesso problema.

Ci sono sessioni di lavoro su cosa è la violenza e su come imparare a riconoscerne i segnali.

Segue una fase di trattamento che può durare anche qualche anno.

I risultati

Non sono molti, ancora, gli uomini che chiedono aiuto, e molti sono quelli che abbandonano i programmi.

Chi segue il programma fino alla fine ha però ottime probabilità di uscire dal problema. Alcuni studi parlano del 90/% di successo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *