La terapia di coppia è indicata in particolari contingenze come quella di una coppia già costituita che, a causa di particolari momenti  del ciclo vitale o per eventi traumatici, può entrare in una fase di stallo o di aperta conflittualità.

La terapia di coppia nasce come superamento della terapia individuale che, utile per una maturazione personale, non potendo tener conto delle dinamiche intrapsichiche dell’altro partner e della complessità di quelle interpersonali, può a volte portare ad un ulteriore aggravamento della tensione all’interno della coppia.

Tipologie di coppiaRisultati immagini per terapia di coppia

La coppia normale

Rappresenta la maggior parte delle coppie. La richiesta di aiuto può arrivare per disfunzioni sessuali, conflitti relativi a gelosia, rivalità professionali, difficoltà di comunicazione, crisi legate a relazioni extra-coniugali (vedi il-tradimento nella coppia)

La coppia anaclitica

Si fonda inconsciamente sulla paura della perdita e si struttura per superare il sentimento di tristezza, di fallimento, di infelicità. Pertanto la coppia funge da appoggio che attenua ogni sofferenza e permette di affrontare il mondo “in coppia”. Possono entrare in crisi per l’eccessiva presenza di altre persone.

La coppia narcisistica

Presenta l’aspirazione alla fusione totale. Entrambi i membri della coppia cercano nell’altro un soggetto nel quale identificarsi dopo aver proiettato il proprio Sé ideale. Hanno un Sé debole e cercano di prendere in prestito dall’altro un Sé idealizzato diventandone a loro volta prigionieri, per cui il rifiuto è inaccettabile.

La collusione

Può essere considerata il meccanismo base del funzionamento della coppia. Rappresenta una sorta di connivenza inconscia la cui essenza  è caratterizzata dall’attribuzione reciproca di sentimenti, aspettative, valori, consciamente ma soprattutto inconsciamente.

Si sviluppa tramite l’utilizzo di meccanismi-di-difesa quali l’idealizzazione, la scissione e, soprattutto l’identificazione proiettiva, un meccanismo che consiste nel proiettare parti sé nell’altro per poi identificarsi con lui. Nella coppia l’identificazione proiettiva incrociata tende a ricreare contesti relazionali altamente prevedibili, e perciò rassicuranti, ripetendo schemi di interazione sulla base di una costanza relazionale (negativa) per cui ciascuno tende a forzare e controllare l’individualità dell’altro.

La terapia di coppia psicoanalitica

Nella psicoterapia di coppia psicoanalitica le dinamiche individuali si riattivano attraverso la relazione attuale con il partner. Quindi l’attenzione si sposta in questo modo da una visione centrata sul singolo ad una visione della relazione di coppia. Coppia che è costituita da due soggetti condizionati dai vissuti e dalle dinamiche di ciascuno. Ma lo stato interno di ciascuno è anche regolato tramite il rapporto con l’altro.
 Ciò non solo ha l’effetto di condizionare la relazione, ma determina anche una maggiore vulnerabilità ad essere condizionati dall’altro, a volte a livelli molto profondi.

Cosa accade nella terapia di coppia

Durante il processo terapeutico è possibile individuare e monitorare:

 i processi affettivi attraverso cui la relazione di coppia si costituisce come luogo di intimità affettiva

le modalità relazionali che sono state attivate in ciascun partner della coppia per rispondere sia al bisogno di “appartenenza sia il bisogno del “vissuto del noi” che rappresenta l’esperienza interiorizzata “dell’essere insieme con”.

Se la relazione svolge una funzione positiva, che può essere propulsiva e costruttiva per entrambi, oppure funziona secondo modalità difensive patologiche.

La possibilità di esaminare contemporaneamente le dinamiche intrapsichiche dei singoli e interpersonali della coppia permette al terapeuta di comprendere l’origine della difficoltà, ma soprattutto i motivi dello stallo e della conflittualità onde modificare al meglio l’assetto e la progettualità della coppia.

Pertanto psicoterapia della coppia non è sinonimo di riconciliazione forzata, ma tentativo di far raggiungere alla coppia un equilibrio più funzionale e maturo. Oppure accelerare un’eventuale separazione, ma facendo sì che questa avvenga nel modo meno traumatico possibile.

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