Transessualità è il termine che indica la condizione di una persona il cui sesso biologico non corrisponde con l’identità di genere, cioè con il sesso cui la persona sente di appartenere, maschile o femminile.
Per comprendere una realtà così delicata come la transessualità occorre tenere presente che:
- Il genere e il sesso biologico sono realtà distinte, il primo fa parte dell’identità, il secondo è qualcosa di esclusivamente fisico.
- La transessualità non riguarda l’orientamento sessuale. Ciò significa che transessuale non vuol dire omosessuale, possono esserci trans omosessuali, etero, bisessuali.
- La consapevolezza di appartenere ad un genere diverso da quello biologico compare molto precocemente, anche nei primi anni di vita.
- Provoca un estremo disagio, che può indurre a comportamenti autolesivi. Molti transessuali muoiono giovani, spesso per suicidio.
Le cause non sono ancora del tutto chiare, tuttavia sembra accertato che siano di tipo biologico. Infatti il cervello presenta caratteristiche più simili a quelle del genere cui la persona sente di appartenere che a quelle del sesso fisico. Sembra a causa di un’anomala azione degli ormoni materni durante la gravidanza che influirebbero sullo sviluppo fetale.
La decisione di cambiare il sesso biologico
Questa decisione viene presa quando il bisogno di appartenere al sesso cui si sente di appartenere realmente diventa forte e non rimandabile. Tuttavia non viene presa di colpo, ma segue delle tappe:
- La persona inizia a farsi delle domande sulla propria identità, a parlarne con gli altri, poi con dei professionisti.
- Comincia così un percorso psicologico che ha lo scopo di fornire un sostegno, ma anche di accertare che si tratti realmente di transessualità ed escludere problemi psichiatrici,
- Dopo sei mesi, se ci sono le condizioni, la persona inizia la terapia ormonale, che modifica i caratteri sessuali terziari e riduce e le funzioni fisiche del sesso biologico. Durante questa fase è possibile che la persona riveda la sua decisione. In ogni caso ha la possibilità di cominciare a sperimentarsi in quello che sarà il suo nuovo sesso, ad esempio attraverso il trucco, il modo di vestire
- Dopo due anni dall’inizio del percorso, ottenuta l’autorizzazione dal Tribunale, potrà effettuare l’intervento, detto RSC (Riconversione Chirurgica del Sesso)
La fase successiva all’intervento è la più delicata ed è importante che tutte le persone coinvolte, familiari, amici, medici, seguano la persona. Indispensabile il sostegno di uno psicologo.