La vittima del narcisista è colei che ha, o ha avuto, una relazione con un manipolatore affettivo, cioè un soggetto affetto dal Disturbo narcisistico di personalità nella sua forma più grave, il narcisista maligno.

Il Disturbo narcisistico di personalità è caratterizzato da un senso grandioso del sè, un senso esagerato della propria importanza. Il soggetto è occupato da fantasie di successo illimitato, di potere, bellezza, o di amore ideale, crede di essere speciale, unico, si aspetta un’ammirazione eccessiva, manca di empatia. Spesso soffre di invidia e mette poco impegno nei rapporti, pur aspettandosi che gli altri lo facciano

Il narcisista maligno (o manipolatore perverso)

Ha delle caratteristiche ancora più patologiche:

La vittima del narcisista

Il partner del narcisista può presentare numerosi disturbi conseguenti alla violenza psicologica subita, depressione, ansia, senso di colpa, disturbi fisici, cognitivi e comportamentali.

C. Mammoliti ha definito Sindrome da Manipolazione Relazionale (SDMR) la sindrome che colpisce le vittime dei narcisisti perversi, e può presentarsi sia durante che alla fine della relazione.

I sintomi, non necessariamente tutti presenti, sono 42, fra cui:

  1. bisogno continuo di parlare di ciò che si sta vivendo;
  2. rabbia incontrollabile
  3.  calo dell’autostima
  4.   ansia e attacchi di panico;
  5.  gelosia nei confronti dell’abusante e controllo ossessivo di ciò che fa, dove va e con chi sta
  6.  dipendenza psicologica, affettiva dall’abusante
  7. senso di colpa o di pena nei suoi confronti
  8. desiderio di aiutarlo
  9. disturbi del sonno o alimentari
  10. stanchezza cronica
  11. comportamenti compulsivi, come guidare pericolosamente, usare droghe, abusare di alcool, farmaci, sigarette
    sessualità disturbata e compulsiva
  12. depressione
  13. pensieri suicidiari
  14. pensieri omicidi.

La causa del disturbo è riconducibile all’essere sottoposti a lungo a una comunicazione ambigua, contraddittoria, o a messaggi paradossali; all’alternanza di momenti di violenza psicologica e momenti di attenzione e valorizzazione; alla presenza di una ferita narcisistica nella vittima.

La codipendenza

Martin B. rileva che il soggetto con Disturbo Narcisistico di Personalità sceglie il suo partner proprio sulla base della fragilità narcisistica che li accomuna, ma soprattutto sceglie i cosiddetti “codipendenti”.

La codipendenza si presenta quando uno dei partner si lascia condizionare esageratamente dal comportamento dell’altro, cercando contemporaneamente di controllarlo in modo altrettanto esagerato. L’oggetto da cui si è dipendenti è una persona che ha a sua volta una dipendenza patologica che, in questo caso, è il bisogno narcisistico.

P. Pietro Brunelli ha proposto l’ipotesi diagnostica di Trauma da Narcisismo, che sta ad indicare il trauma che subisce il partner di un soggetto narcisista, ma anche che chi lo subisce ha a sua volta un problema di narcisismo, una ferita narcisistica che lo porta a colludere con il partner.

Entrambi, quindi, presentano una ferita narcisistica, che viene però risolta con modalità opposte:

E’ importante, quindi, che chi ha vissuto o sta vivendo una relazione con un partner narcisista (vedi anche Proteggersi dai narcisisti) non assuma una posizione vittimistica, sentendosi così impotente, vittima dell’altro, ma che comprenda che le sue sofferenze derivano anche da un proprio problema, che può essere affrontato e risolto, recuperando così fiducia in se stesso e la possibilità di vivere relazioni serene.

Bibliografia

Brunelli Pier Pietro (2015). Trauma da Narcisismo nelle relazioni di coppia

Mammoliti C. (2012). I serial killer dell’anima.

Martin B. (2015). Narcisismo patologico e vampirismo affettivo: come riconoscerlo e difendersi.

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