La coppia gay e le sue caratteristiche sono un argomento di cui si sa poco, e sul quale gravano diversi pregiudizi. Uno dei più diffusi è che la coppia gay sia un’imitazione di quella eterosessuale.
Per molto tempo gli studi sulle sono stati condizionati dal pregiudizio che la coppia gay debba basarsi sulle differenze di genere, pregiudizio sostenuto dalle stesse coppie gay. Queste, avendo come unico modello quello eterosessuale, si strutturavano e presentavano secondo quel modello, quindi dandosi i ruoli classici di uomo e donna.
Si è poi visto che la coppia gay non è un’imitazione di quella etero ma, pur essendo una coppia a tutti gli effetti, vive una realtà differente, con problemi, caratteristiche proprie, e soprattutto in cui non esistono maschio e femmina.
La coppie gay è fusionale o competitiva?
Si riteneva che la coppia gay, a causa della somiglianza fra i partner, portasse alla fusionalità, perché ogni membro della coppia gay, rispecchiandosi nell’altro, non potesse costruirsi un’ identità individuale e una propria autonomia. Sembra invece che la fusione non sia una caratteristica di queste coppie ma costituisca, al contrario, un fattore di protezione nei confronti dell’ ambiente esterno. Mentre questo è discriminatorio, non le riconosce, all’interno della coppia, possono ritrovare identità e riconoscimento. Per quanto concerne la competitività, è possibile che l’appartenenza allo stesso sesso porti ad una maggiore intimità ma anche ad un maggior grado di conflittualità
I gay sono portati a incontri e relazioni brevi e superficiali?
Un altro pregiudizio riguarda l’instabilità dei rapporti omosessuali, secondo il quale i gay sarebbero portati a incontri e relazioni brevi e superficiali, e incapaci di realizzare legami stabili. Non solo, ma questi rapporti sarebbero insoddisfacenti, con la conseguente ricerca di altri partner.
In realtà un numero elevato di gay vorrebbe avere relazioni stabili, e alcuni studi confermano che circa il 50% vive una relazione stabile ed esclusiva.
La coppia gay è più o meno soddisfatta di quella etero?
In diverse ricerche sono stati confrontati il grado di soddisfazione di coppie eterosessuali e coppie gay, e i risultati sono stati molto simili, dimostrando che le coppie gay funzionano in modo non diverso da quelle eterosessuali.
Le coppie gay gestiscono la vita quotidiana, quindi gli impegni domestici, le decisioni, e così via. In questo ambito si sono riscontrate delle differenze rispetto alle coppie eterosessuali:
- quelle gay tendono ad assegnare i compiti sulla base di interessi e capacità personali,
- sono più portate a darsi un’organizzazione più specialistica, cercando comunque di mantenere un equilibrio nella distribuzione dei compiti.
- Per quanto riguarda le decisioni e la gestione del denaro, e il potere in generale, le coppie gay tendono ad essere più egualitarie e paritetiche. Da ciò deriverebbe una maggiore facilità nella soluzione dei conflitti ed un minore grado di violenza fisica e psicologica
- quest’ultime hanno, in genere, il progetto e la possibilità di diventare genitori, il che le aiuta a mantenere la relazione anche quando i sentimenti hanno perso d’intensità. La coppia gay deve invece basare la relazione soprattutto sui sentimenti e, quando il periodo dell’innamoramento finisce, deve dare un nuovo senso allo stare insieme, quindi elaborare nuovi progetti e trovare nuovi significati. Comincia però ad affermarsi sempre più la famiglia omosessuale e quindi la possibilità di avere dei figli.
Bibliografia
Chiari C., Borghi L. “Psicologia dell’omosessualità”, 2009