Mancanza di orgasmo

La mancanza di orgasmo, o la difficoltà a raggiungerlo, rappresenta un problema frequente per le donne, ma comunque frustrante e avvilente.

Il termine frigidità, che veniva utilizzato per indicare diverse problematiche legate all’eccitamento sessuale della donna, attualmente   viene riferito essenzialmente alle donne che non raggiungono l’orgasmo, distinguendolo da gli altri disturbi, quali:

l’anedonia, l’incapacità a provare piacere;

il desiderio sessuale ipoattivo (Calo del desiderio);

la dispareunia (Dolore nel rapporto sessuale);

il vaginismo, una contrazione riflessa e involontaria dei muscoli vaginali che rende impossibile la penetrazione;

l’inibizione sessuale.

Orgasmo clitorideo e orgasmo vaginale

Uno degli aspetti più dibattuti relativi all’orgasmo femminile è la contrapposizione fra clitorideo e vaginale, e la relativa convinzione che quest’ultimo sia superiore al primo. Convinzione che ha provocato notevoli disagi alle donne che invece hanno orgasmi “clitoridei”.
Attualmente si ritiene che non esistano due diversi orgasmi ma che la particolare sensibilità degli organi esterni, e in particolare del clitoride, se stimolata adeguatamente, porti più facilmente all’orgasmo rispetto alla stimolazione delle pareti vaginali.

Mancanza di orgasmo nella donna: criteri diagnostici

Nel DSM-5 (Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali) la mancanza di orgasmo viene denominata Disturbo dell’orgasmo femminile. Fa parte delle Disfunzioni sessuali. Per questa diagnosi devono essere soddisfatti quattro criteri diagnostici specifici A-D.

 Criterio A

Sono indicati i sintomi specifici che caratterizzano il disturbo. La donna deve manifestare almeno uno dei due sintomi indicati:
• l’orgasmo deve riportare marcato ritardo, marcata infrequenza o assenza;
• oppure deve denunciare un’intensità delle sensazioni orgasmiche marcatamente ridotta.
Analogamente a quanto si osserva nelle altre disfunzioni sessuali, la diagnosi può mostrare un’ampia variabilità per quanto riguarda l’intensità della stimolazione che suscita l’orgasmo. Allo stesso modo, le descrizioni soggettive dell’orgasmo sono estremamente varie, un’evidenza del fatto che si tratta di un’esperienza vissuta in modo molto diverso, sia da donne differenti, sia dalla stessa donna ma in distinte occasioni.

Altri criteri

Il Criterio B richiede che i sintomi persistano per almeno sei mesi, mentre il Criterio C richiede il riscontro di un disagio significativo.
Il Criterio D prescrive l’esclusione dell’eventualità che i sintomi siano spiegati meglio da un disturbo mentale non sessuale, da un’altra condizione medica, dall’assunzione di sostanze, oppure da grave disagio relazionale o da altri fattori stressanti.

Altri specificatori

Occorre specificare se la condizione è:

Permanente. Quando la donna non ha mai raggiunto l’orgasmo in nessun modo
Acquisita. in passato lo raggiungeva
Generalizzata. Se la donna non lo raggiunge mai anche cambiando partner
Situazionale. Se il problema si presenta con un solo partner o solo in circostanze specifiche.

Le cause

Possono essere fisiche, psicologiche, relazionali

Cause fisiche

problemi ormonali,

alterazioni cromosomiche,

lesioni nervose (conseguenze di diabete, lesioni al midollo spinale o alla sclerosi multipla),

anomalie degli organi genitali,

atrofia vulvo-vaginale.

Fattori psicologici

La mancanza di conoscenza della sessualità,

violenze sessuali subite,

gravi carenze affettive,

eccesso di controllo,

incapacità di abbandonarsi,

l’auto-osservazione durante il rapporto,

la ricerca insistente dell’orgasmo,

il timore di non piacere al partner,

un’educazione repressiva,

una morale rigida.

La frigidità acquisita

Può essere legata a cause fisiche, ma le motivazioni sono quasi esclusivamente relazionali e psichiche.
Dal punto di vista relazionale, il problema è legato alla sessualità e alla relazione della coppia. Può trattarsi di:
inesperienza della coppia,
un problema specifico come l’eiaculazione precoce del partner,
una mancanza di accordo psico-fisico dei componenti della coppia e della confidenza che normalmente si sviluppa tra i partner.

La cura

Se le cause sono di tipo relazionale, può essere sufficiente intervenire sulle modalità che la coppia adotta nel fare l’amore. Se sono presenti problemi di coppia è indicata una terapia di coppia.

Nel caso non siano emersi problemi importanti della coppia, e il disturbo perduri, occorre prendere in considerazione problemi più specifici e complessi della donna.

Cure mediche se emerge un problema fisico.

In assenza di questo, è consigliabile una psicoterapia individuale.

Bibliografia

American Psychiatric Association, (2014) DSM-V Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, Raffaello Cortina, Milano
Dziegielewski S. DSM, (2017) DSM-5 in Action, Giunti o.s., Firenze

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